Domani è storia di ieri e l’arte ci sarà ancora, anche se la vita termina. È con il progetto Ad Lucem che i due artisti siracusani Carlo Izzo e Pietro Marchese sigillano un’amicizia attraverso la realizzazione di una medaglia scultorea, un’opera che verrà donata simbolicamente a tutti i siracusani nel solco della tradizione luciana. Un ex voto per Santa Lucia realizzato a quattro mani, con l’auspicio di un ritorno alla normalità, alla pienezza della vita e alla sua bellezza espressa attraverso l’arte e la fede.
disegno preparatorio 1 - fronte - tecnica mista su fogli da spolvero - 38x55 cm
disegno preparatorio 1 - retro - tecnica mista su fogli da spolvero - 38x55 cm
disegno preparatorio 2 - fronte - carboncino e pastelli su fogli da spolvero - 38x55 cm
disegno preparatorio 2 - retro - carboncino e pastelli su fogli da spolvero - 38x55 cm
È così che i due artisti hanno deciso di creare e donare insieme quest’opera alla Deputazione della Cappella di Santa Lucia in occasione della “Festa del Patrocinio”, festa conosciuta come “Santa Lucia delle Quaglie” che vedrà a maggio ritornare la processione tanto amata dai siracusani dopo due anni di sospensione dovuti all’emergenza epidemiologica.
bozzetto 1 - fronte - gesso bronzato con pigmenti naturali - 350x350x35 mm
bozzetto 1 - retro - gesso bronzato con pigmenti naturali - 350x350x35 mm
bozzetto 2 - fronte - ceramica al terzo fuoco, oro - 350x350x35 mm
bozzetto 2 - retro - ceramica al terzo fuoco, oro - 350x350x35 mm
Una medaglia d’argento irradiante di luce che si traduce in una riflessione culturale che guarda al futuro, al “dopo Covid” e alla fine della guerra in Ucraina, partendo dalla considerazione che l’arte e la fede hanno sempre avuto nella nostra società un ruolo primario, in modo trasversale. Un’oggetto d’arte ma anche di fede che verrà indossato allo splendido simulacro argenteo nell’atto della donazione in una sorta di day after che assume un significato ancora più profondo se consideriamo la funzione dell’oggetto medaglia e delle sue due facce, il diritto e il rovescio, da una parte come oggetto sacro e dall’altra come oggetto commemorativo, rivolto alla Luce e a Santa Lucia a suggello di tutto quello che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo.